Recensioni cinematografiche

SONG’ E NAPULE

Paese di produzione: Italia
Anno: 2014
Durata: 114 min
Genere: commedia, poliziesco
Regia: Manetti Bros.
Interpreti: Giampaolo Morelli, Alessandro Roja, Serena Rossi, Carlo Buccirosso

“Song’ e Napule” è un film del 2014, a metà tra la commedia e il giallo, diretto dai Manetti Bros. Il protagonista, Paco Stillo (Alessandro Roja), diplomato al conservatorio ma disoccupato, grazie alla raccomandazione di un politico locale riesce a trovare impiego in Polizia (sarà il questore Vitali, interpretato da Carlo Buccirosso, ad accettare la raccomandazione e a concedergli l’incarico).
Stillo si troverà improvvisamente a dover lavorare sotto copertura, facendosi assumere come tastierista nella band di Lollo Love (Giampaolo Morelli), approfittando del concerto che Lollo terrà al matrimonio della figlia del camorrista Gennaro Scornaienco. Infatti, la squadra anticrimine intende riuscire finalmente a catturare Serracane, sanguinario killer latitante.
Ciò che mantiene costantemente il film nell’ambito della commedia, è l’inadeguatezza di Stillo all’interno della band neomelodica, ed evidente è il contrasto tra la rigidità del nuovo arrivato (abituato a esprimersi sempre rigorosamente in italiano) e la scioltezza (a tratti invadente) degli altri membri del gruppo, che tentano di trascinarlo con bonaria violenza all’interno di una realtà che se osservata con gli occhi giusti può avere tanto da offrire. Ad aiutare Paco ad accettare (e successivamente ad apprezzare) quegli atteggiamenti che sembrano essere tipici della tanto controversa“napoletanità”, contribuirà anche la sua cotta per Marianna (Serena Rossi), sorella di Lollo, che pian piano riuscirà ad abbattere alcuni dei pregiudizi nutriti da Stillo nei confronti di Napoli, e a fargliela poi amare, con tutti i suoi pregi e i suoi tormenti.
Abbastanza bravi tutti gli attori, in particolare risaltano e stupiscono le doti canore di Giampaolo Morelli, al quale è affidata l’interpretazione delle canzoni inedite del film. Bravo anche Alessandro Roja, che ha saputo interpretare perfettamente il dissidio di chi si sente estraneo nella propria città, e vuole darlo a vedere.
Ancora una volta i fratelli Manetti hanno dimostrato di saper padroneggiare il genere commedia-poliziesco-azione, condendolo con una più che apprezzabile colonna sonora e con tanto sentimento. Molto bello, a tal proposito, il legame che si verrà a creare tra Stillo e Lollo, il quale insieme a sua sorella, sembra rappresentare Napoli stessa, così intensamente rigettata dal protagonista prima, ma così amata poi, una volta avuta la possibilità di conoscerla davvero. Perché, in fin dei conti, lo scopo del film sembra essere proprio questo, dimostrare che andando oltre le apparenze, anche il meno napoletano dei napoletani (sia esso lo stesso spettatore) prima o poi e data la giusta occasione, può arrivare ad affermare con orgoglio “Song’e Napule!”

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