
Fase 2: riflessioni
Oggi, 4 maggio 2020, ha avuto inizio la cosiddetta “fase 2” del decreto del Governo, relativa alle nuove misure (meno restrittive) da adottare nei confronti della pandemia da Covid-19. Ma cosa c’è davvero di diverso oggi rispetto a ieri? I dati del contagio sono forse cambiati positivamente in una notte? La risposta, alquanto prevedibile, non è però così scontata. Infatti, sin da questa mattina, sono già stati registrati casi di assembramenti vari (magari creatisi all’area aperta, ma pur sempre assembramenti), gruppi di persone che quasi festeggiano, come se tutto fosse davvero finito in una notte. Ma una notte potrà mai bastare a cancellare dei mesi di fuoco, che hanno profondamente rivoluzionato la quotidianità e la vita in generale? Come potrebbe, visto che interi decenni non sarebbero sufficienti a far tornare tutto come prima, un “tutto” che si riferisce però a qualcosa di più profondo. Con ciò, mi riferisco soprattutto all’arte del “dare tutto per scontato”, in cui la maggior parte di noi sembra essere esperta, anche se, quando lo facciamo , non ne siamo del tutto consapevoli. E ci si può mai fare una colpa di ciò? Se ci fossimo davvero concentrati su ogni uscita, ogni andata al ristorante, ogni singolo caffè al bar, considerando tutte queste cose dei privilegi piuttosto che la normalità, non ce le saremmo davvero godute. Perciò, dopotutto, “dare per scontato” non è sinonimo di “non apprezzare davvero” qualcosa, ma piuttosto equivale a non pensare sempre che tutto prima o poi debba avere una fine. Tuttavia, ogni medaglia ha due facce, e dando sempre per scontato (perchè siamo abituati così, siamo esseri umani e facilmente sviluppiamo assuefazione) si rischia anche di non apprezzare più del tutto (diverso dal “non apprezzare davvero”) le piccole cose quotidiane che riempiono le nostre giornate e ci danno, anche se non ne siamo coscienti, uno scopo per alzarci dal letto quando suona la sveglia. Sono due mesi che ormai, per molti, questa sveglia non suona più, con essa sono andati via anche tanti impegni quotidiani che, però ,adesso rischiano di portare all’abbandono di speranze e buoni propositi per il futuro. Perciò, molto probabilmente il significato della fase 2 risiede proprio nell’iniziare a reimpostare le sveglie, iniziare a rivedere alcuni parenti, iniziare a studiare più duramente per degli esami che potrebbero svolgersi fisicamente. Ma soprattutto, iniziare a pensare che anche questo brutto capitolo della nostra storia avrà una fine, senza tuttavia perdere di vista che la situazione è ancora lontana dall’essere definitivamente risolta. Ci sono ancora tanti contagi, tanti morti, tanti medici e infermieri impegnati in prima linea a combattere una battaglia che non è stata ancora vinta. Per questo, ripensando a tutti coloro i quali oggi si sono sentiti in “libera uscita”, lanciandosi per le strade con nasi e bocche non sempre ben coperti, animati dall’illusione di un’improvvisa vittoria, è inevitabile dover reprimere a fatica un moto di rabbia, rivolta verso chi sembra aver rimosso tutto in una notte che, a quanto pare, se non basta a cancellare, è sufficiente per dimenticare. Tuttavia, dietro questa incosciente spavalderia e ostentata ignoranza della realtà, si cela nient’altro che un flebile desiderio di normalità, reso invisibile agli occhi di chi invece (più saggiamente) lo possiede senza esprimerlo, nascondendolo dietro comportamenti ancora poco consoni a quella che è la vera situazione attuale. La rabbia lascia ,dunque, spazio a un sentimento di solidarietà, ma è sulla collaborazione che si fonderà la nostra rinascita, ed è in nome di questa collaborazione che si è aperta la seconda fase della “nuova normalità” cui il Coronavirus ci ha posto di fronte. Senza buon senso e cooperazione, si può soltanto tornare indietro, in una realtà che ,ora più che mai ,esige di vederci avanzare. Per questo motivo, resistere e trattenersi ancora dal manifestare fisicamente i sentimenti, rifiutando di abboccare all’amo di un’illusione, è quanto di più saggio si possa fare ora, affinchè, fase dopo fase, decreto dopo decreto, si giunga a quella “vecchia normalità” che una volta tornata, non potrebbe sembrarci più nuova.

SONG’ E NAPULE

Prisoners
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11 commenti
Nunzia Sorrentino
Bellissima riflessione
Luciana
Grazie mille!
Carla Cante
Mi sei Piaciuta
Profonda ed originale
Aspetto il tuo prossimo scritto… Random ?
Luciana
Grazie mille!
STEFANIA
Luciana, i tuoi pensieri li ho sentiti come una carezza, che oggi, ancor più di “un ieri”, che sembra ormai lontano, è molto piacevole. Riflessioni le tue, davvero speciali.
Luciana
Grazie mille!!
Annamaria
Luciana da queste tue riflessioni traspare la tua natura profonda e la tua sensibilita’. Queste doti ti rafforzeranno senza privarti dei tuoi sentimenti.
Luciana
Grazie davvero!
Paola Tatini
Brava Luciana nelle tue riflessioni traspare una ragazza saggia che purtroppo molti ( troppi) GRANDI non hanno
Luciana
Grazie di cuore!
Annamaria calvano
Luciana da queste tue riflessioni traspare la tua natura profonda e la tua sensibilita’. Queste doti ti rafforzeranno senza privarti dei tuoi sentimenti.